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1) Dizion. 5° Ed. .
MISCHIA e, con forma popolare, MISTIA
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MISCHIA e, con forma popolare, MISTIA.
Definiz: Sost. femm. Azzuffamento tumultuario di più persone; Zuffa.
Ha origine comune con mischiare: provenz. mescla; lat. del medio evo, miscella e per contrazione miscla. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 195: Colui che hae la fronte larga e distesa, si è combattitore, e ama mischie.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 132: Spesse volte addiviene che per le ferite fatte nelle mischie tra l'una parte e l'altra, li medici della nostra arte a ciascuna parte consigliano, e all'una parte e all'altra loro medicina fanno.
Esempio: Lenz. Diar. 48: Se non fosse il detto di stato, il buono provedimento e la buona guardia che si fece, forse per l'aventura v'avrebbe avuto grande mischia e battallia e uccisione e rubamento.
Esempio: Vill. M. 356: Fece muovere certi di sua setta, i quali cominciarono mischia con quelli cittadini ch'erano avversarj di messer Niccola.... Essendo per questa novità la terra a romore, ec.
Esempio: S. Antonin. Confess. 111: Rissa è una contesa di fatti, quando si percuotono insieme l'un coll'altro o alcuni, ma pochi con alcuni altri, solamente per movimento d'ira, o mala volontà, e chiamasi volgarmente zuffa o mischia o veramente litigio.
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 28: Or questo è quel ch'a Rinaldo piaceva, Quanto e' sentia più cose oscure e sozze E dove far qualche mischia credeva, E' gli pareva proprio andare a nozze.
Esempio: Cellin. Vit. 107: Sentendo questi romori, un di quei figliuoli, il maggiore, si rizzò da tavola per andare a vedere questa mistia.
Esempio: E Cellin. Vit. appr.: Giunto in Banchi, dove era la gran mistia, veduto Berlino levar di terra, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 18: Per appiccar mischie, avvezo già tra' partigiani de' recitanti, valea tant'oro.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 1: Fuggir m'è 'ntervenuto, Udendo da vicin mistie e percosse Di ferri, di bastoni, ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 11, 10: E sempre fora.... Afletta e squarta come un ravanello Chi la vuol seco, e prima che la biacca Levi dagli occhi, un'altra mischia attacca.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Salv. Granch. 2, 5: In somma Io son pronto a rappresentarmi In campo, ed appiccar la mischia, sempre Che tu mi vuoi.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Don. Music. Scen. 2, 250: Con che si vengono a confondere talmente le parole insieme, che non si sente mai quello che si dica, che è l'anima del canto.... Secondariamente a questa confusione di parole si aggiunge la mischia della fuga; la quale.... non si può dire quanto malamente.... faccia pronunziare la maggior parte delle parole, oltre del proferirle così mescolate insieme e confuse.
Definiz: § III. E detto di gente armata, o di eserciti, vale Combattimento, Fazione guerresca; e per estensione, anche Battaglia. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 107: Ma poi che molto è durata la mischia, Trasse Aldinghieri un colpo, e valse mille.
Esempio: Bern. Orl. 24, 14: Vicino a loro, anzi in quel stesso loco Si fa un'altra mischia, un altro agone, Che quel da Montalban gettava foco, E va sopra Adriano e Chiarione.
Esempio: Varch. Stor. 2, 168: E di già s'era cominciato una ferocissima mischia, e si sentivano d'ogn'intorno rimbombar per l'aria così i colpi dell'armi, come le grida degli uomini, i quali o ferivano, o erano feriti, quando ec.
Esempio: Car. Eneid. 1, 799: Vi riconobbe (Enea in quelle pitture) ancor sè stesso, ov'era A dura mischia incontro a' greci eroi.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 25: O tu, che mostri avere Per nemico me sol fra turbe tante, Usciam di questa mischia, ed in disparte I' potrò teco, e tu meco provarte.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 20: E credendo tutti che venissero navi amiche alle loro spiagge, preso il porto e smontato in terra entrò in Gnoso, e appiccata mischia alle porte del laberinto, uccise Deucalione e le sue guardie.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 638: Comparendo a vista loro con tutto l'esercito, gli sfidò baldanzosamente a battaglia; se ben con minora speranza.... di conseguirne l'effetto.... Nacque nondimeno occasione d'una mischia ben sanguinosa.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 221: Ed erano de' cavalli più scelti, ottanta lance, e vicino ad altrettanti archibugieri: i quali tutti incontratisi ne' nemici, dopo un'atroce, ma breve mischia, restarono vincitori.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 461: Si scagliò dov'era più calda la mistia, e facilitò agli uni e agli altri l'avanzarsi.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 8, 57: Si confonde la mischia in ogni loco, Ed il buio vie più cresce, e l'orrore.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 99: Ma i Franchi omai intrepidi e sicuri Comincianla battaglia.... Orlando anch'esso attaccata ha la mischia.
Definiz: § IV. Per similit., detto di armeggeria o di altri giuochi guerreschi. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 827: Indi a cacciarsi, a rincontrarsi, a porsi In varie assise, ad uno ad uno, a molti, A tutti insieme, a far volte, rivolte, E giri e mischie in più modi si diero: Or fuggendo, or seguendo, or come infesti, Or come amici.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 43: Compaiono innanzi al palagio varie schiere d'uomini vestiti vagamente alla moresca, con istrane divise d'abiti, e con ispade corte alla mano; e quivi incontrandosi per armeggiare, a modo di duellanti, un per uno, indi a più insieme, poi tutti in una mischia s'azzuffano, con intrecciamenti d'arte e di destrezza inesplicabile.
Definiz: § V. Prendesi, figuratam., per Contesa, Questione; ed anche Diverbio, Alterco, Disputa animata o acerba. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 229: E perciò io, che in animo alcuna cosa dubbiosa forse avea, veggendovi per le già dette alla mischia, quella lascierò stare, ed una ne dirò ec.
Esempio: Cas. Pros. 2, 2, 47: Ma quantunque si viva Sua Beatitudine, al futuro Papa (chi che egli sia) la medesima questione converrà avere coll'Imperadore, che ha questo; perocchè la Chiesa e lo Imperio sempre furono e saranno sempre alla mischia insieme.
Esempio: Fiorett. C. Consid. 34: Temperate questa amarezza col ricordarvi del proceder di voi medesimo, contra una Accademia di nobili persone e d'illustri e di soprillustri, senza alcuna provocazione. E se un dottor da Fanano.... non ha temuto d'appiccarsi a mischia con un tal collegio, qual'io ho detto, tolleri con pazienzia che ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 389: Come quegli che in simili congiunture non cedeva mai, e davane in fino a' denti a chi fosse, senz'aver riguardo a persona, attaccò col dottore una gran mistia, e in sulla bella prima venne alle prese con male parole.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 18: Cento volte s'è fatto qualche mischia O per cagion dell'acque o del confine, Ma un altro potentato s'inframmischia Pro bono pacis, e la cosa ha fine.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 352: Per verità io comincerei ora a pentirmi d'essere entrato con voi in questa mistia.
Definiz: § VI. Trovasi poeticam. per Affollamento tumultuoso. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 1308: E chi.... è costui che l'accompagna? Saria de' figli o de' nipoti alcuno Del gran nostro legnaggio? E che bisbiglio E che mischia ha d'intorno? (Il lat. ha: Qui strepitus circa comitum?).